giovedì 9 ottobre 2014

RAUS-TERITY

Austerity è un termine che sta ad indicare un certo periodo della Storia del secolo scorso e precisamente il biennio che va dal 1973 al 1974. Molti Paesi europei a fronte di seri problemi economico-politici di tipo internazionale decisero di fronteggiare una crisi con un drastico e voluto contenimento del consumo di energia. Oggi, ciò che successe allora, lo chiameremmo un primo tentativo di applicare in maniera forzata la “decrescita felice”. Alla radice di tutto questo sconvolgimento ci fu lo choc petrolifero del 1973 sostanzialmente causato da almeno 3 fattori: -l'aumento non previsto dei costi di trasporto del greggio dovuto alla chiusura del Canale di Suez. Le guerre arabo-israeliane, succedutesi tra il 1967 ed il 1973, avevano reso impraticabile il passaggio e le petroliere dovevano circumnavigare il continente africano aumentando i tempi di consegna, i costi di navigazione e conseguentemente il prezzo alla consegna; -l'aumento degli esborsi per le licenze versate ai paesi mediorientali che detenevano i pozzi petroliferi (il prezzo del greggio passò dai 3 dollari al barile fino a raggiungere il tetto degli 11,65); -l'embargo nella vendita di greggio che i Paesi dell'OPEC avevano istituito nei confronti dell'Europa e degli Stati Uniti contestando l'alleanza e l'appoggio economico militare che questi fornivano allo Stato di Israele dopo l'attacco del 6 ottobre del 1973, episodio meglio noto come la Guerra dello Yom Kippur o Ramadan d'ottobre, e la conseguente sconfitta delle forze egiziane e siriane sancita dalla risoluzione ONU del 22/9. Oggi il termine austerità non evoca più gli spettri di un tempo ma sta ugualmente ad indicare un tipo di politica economica restrittiva e depressiva densa di tagli della spesa pubblica e aumento generalizzato delle imposte volti comunque a raggiungere il pareggio di bilancio. Tale misura economica, quindi, non si propone lo scopo di razionalizzare le risorse del pianeta per rendere migliore la vita e la socialità dei cittadini ma unicamente quella di coprir e un debito che cresce a dismisura come nella leggenda dell’indiano che, invitato dal re di Persia a chiedere un premio per la sua invenzione degli scacchi, chiese tanti chicchi di grano quanti risultavano dal due moltiplicato tante volte quanti erano gli scacchi. Ne venne fuori un numero di 20 cifre. Chiamiamola dunque Austerity o Austerità la conclusione è sempre la stessa: si tratta di una misura distruttiva, antisociale e antidemocratica. Capitalista, insomma...

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