lunedì 11 gennaio 2016

Poteri forti

Mi è capitato spesso di scambiare opinioni con persone che, mi sono accorto in ritardo, non avevano ben chiaro quali sono le differenze tra ricchezza e potere. Ne approfitto per spiegarle in questo articolo utilizzabile anche come promemoria riservato. La ricchezza “è quella condizione di agio economico, tipicamente connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro”. Il potere, dal canto suo, è “la capacità di ottenere obbedienza”. Viene da sé che spesso alla ricchezza consegue il potere ma tale formula non è precisamente matematica. Così come chi ha potere non necessariamente è sempre ricco. Analizziamo ora il termine “ricchezza”. La condizione essenziale per definirsi ricco è, dunque, il possesso di beni materiali o di denaro. La definizione (e non a caso) non tiene minimamente conto della capacità di possedere le persone e di far loro compiere le volontà del facoltoso in questione. Certo, le capacità di convincimento sono facilitate ma non sono conseguenti. Poniamo il caso di Donald Trump, considerato uno degli uomini più ricchi al mondo, candidato alla Presidenza degli Stati Uniti d'America. Se ricchezza e potere fossero sinonimi la gara all'interno del Partito Repubblicano e poi contro il rivale del Partito Democratico sarebbe una pura formalità ma così, fortunatamente, non è. Il potere si ottiene, quindi, con la capacità di gestire il denaro, con l'autorità e la competenza e con la seduzione. Per farsi obbedire da qualcuno occorrono fascino, carisma e non solo disponibilità economiche. Un esempio su tutti è stato Gandhi. Non è certamente con i soldi che ha saputo guidare la ribellione di un intero Paese, l'India, fino alla sua naturale indipendenza. L'amore stesso è una delle maggiori fonti di potere e fa compiere quotidianamente e in tutto il mondo gesti di obbedienza propri del potere. Gandhi sosteneva che «sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.» Quando si parla dei poteri forti, perciò, e concludo, ricordiamoci che la ricchezza conta ma solo perché noi pensiamo che abbia un grande valore, sminuendo la forza naturale posseduta dal fascino, dal carisma e soprattutto dall'amore. La paura condiziona le nostre azioni e conferisce potere a chi ci spaventa. Come spesso accade siamo noi stessi i nostri peggiori avversari e altri sanno approfittarsi di questa nostra debolezza. Pier Giorgio Tomatis