martedì 3 novembre 2015

Mal di pancia

Quella del Pifferaio magico è una fiaba tradizionale tedesca. Ad Hameln, in Bassa Sassonia, nel 1284, un uomo con un piffero si presenta ai cittadini offrendo i propri servigi per disinfestarla dai ratti e trovando appoggio nel borgomastro. In cambio ottiene la promessa di un adeguato pagamento. Il musico inizia la sua opera e i ratti, come ipnotizzati, si mettono a seguirlo fino al fiume Weser, dove muoiono annegati. La gente del paese si rimangia la parola e decide di non onorare gli accordi. Il Pifferaio, allora, sceglie di vendicarsi e attira dietro di sé tutti i bambini della città mentre i genitori sono in Chiesa per la funzione. Centotrenta bambini vengono rinchiusi in una caverna nella quale muoiono tutti (nella versione più popolare della fiaba). I Pifferai magici di oggi (finale crudele a parte) sono ancora legati al denaro e per alcuni anni hanno rappresentato un moto di ribellione al sistema sociale imperante (erano i mitici anni Sessanta). Poi, forse per colpa anche nostra, la ricchezza ha così ottenebrato i loro talenti musicali che hanno perso contatto con la realtà tanto da esser loro i rinchiusi nella caverna. E stupefacente scoprire quanto la musica e le canzoni di protesta abbiano influito sull'economia e la politica del secolo scorso e come risultino impalpabili e fastidiosamente kitsch oggi. Ricordate almeno 3 grandi successi delle hit-parade che parlino della Crisi e lancino un messaggio di protesta o di speranza per il presente ed il futuro? Io non ne ricordo. Del resto, comprendo come sia difficile per dei musicisti parlare di sofferenza quando si ha la pancia piena. Speriamo almeno che sentano i sintomi di una colite spastica. Sarebbe loro molto utile per prendere coscienza di quanto sta accadendo nel mondo. A tutti gli altri... Pier Giorgio Tomatis