martedì 14 dicembre 2010
Mi rifiuto...
Immagine tratta dal blog http://ncmmd.blogspot.com/2010/04/rifiuti-zero-costi-zero.html
Mi rifiuto...
Quando parliamo di rifiuti, abbiamo l'immagine della società moderna. Con le sue contraddizioni nella corsa al massimo benessere, nella sua attitudine a misurarlo sulla base dei "consumi". E nella sua sempre più evidente insostenibilità. Tanto bene ci siamo calati in questo sogno per cui tutto ciò non debba finire mai, che spesso è fastidioso sentirselo ricordare: ci troviamo ormai sommersi dai rifiuti con un inquinamento estremamente diffuso nell'aria, nella terra e nell'acqua e alla vigilia di una crisi energetica dovuta all'aumento dei costi delle risorse (sempre più aquirenti che ambiscono alla loro fetta di "benessere" e materie prime che per forza di cose sono limitate).
Ma invece di pensare a come invertire questo processo autodistruttivo, stiamo a litigare su quanto ci resta ancora: 20 anni, 50 anni di consumi sfrenati... "Ma chissenefrega! Per noi ne abbiamo ancora per un bel po', in futuro una soluzione la troveranno...".
E allora ecco il paradosso della modernità in tutta la sua forza: montagne di scarti irrecuperabili sorgono ai margini dei nostri insediamenti urbani, delle nostre città "civili" e ci sembra normale bere l'acqua in bottiglie di plastica, comperare merendine il cui imballo vale quanto il contenuto (ma molto di più in termini di danni ambientali), usare e gettare, usare e gettare... E ancora, bambini e poveri di tutto il mondo si riuniscono in enormi discariche (di rifiuti provenienti dai paesi "civili") per differenziare e recuperare quello che non abbiamo fatto noi! E che per noi è uno scarto.
Non si tratta di salvare il mondo, qui dobbiamo salvarci da noi stessi!!! Qualcuno è disposto a rimettersi in gioco per ripensare un mondo diverso? Chi accetta la sfida?
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